E' qui che è nata l'idea..........

E' qui che è nata l'idea..........
il mio amico dudduzz'

IL VIAGGIATORE

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Locorotondo, BARI, Italy
Ho scritto parole che non ho mai avuto il coraggio di dire, ed i pensieri che le hanno generate si vergognano, ho scelto soluzioni che mi hanno violentato, i cui motivi ora mi deridono, ho preferito non dire, perché così facendo ho saturato il mio dolore. La nebbia di Hesse è lo scopo ultimo e la solitudine, la compagna ideale. In un monotono basso e costante rivivo i mie ricordi. Tutti mostrano il lato oscuro, ambivalenza insolita forse, ma criticamente vera. E allora perché……… Sono io a svelare l’anima nera dei santi, e la redenzione degli impuri? Perché trovare sempre l’inghippo, perché la giustificazione è permessa? Perché per voi, volgari ciarlatani, io lo ammetto. Perché per me invece, mi inchiodo in croce……………..

domenica 7 dicembre 2008


Il mare non è sempre agitato ed il cielo non sempre è cupo. Divertirsi vale...Questa è una triade di scritti che definirei "goliardici", apparentemente frivoli, certamente "sentiti". Prendeteli per quel che sono...........

SPIGOLATURE MALDESTRE DI INSANA (più godereccia......) SINCERITA'


Elogio alla fica (2003)

Sostantivo femminile del frutto verde e zuccherato,
al tuo cospetto anche Adamo si è fermato.
Il filosofo metropolitano ti ha denigrata e maledetta,
ma alla tua presenza, anche l’arma del di lui si è eretta.
Poeti italici e indomiti navigatori,
si sono ammutoliti e arresi provando i tuoi umori,
e con diverso nome,
passera, piccione, vuallera o fiorellino,
ti si rincorreva da Mazzara del Vallo alle sponde del Ticino.
Contese politiche e d'’interessi,
insanabili e senza speranza,
le hai risolte tu,
semplicemente in una notte e nel silenzio di una stanza.
Più di un clericale,
voto di castità il suo vanto,
di te pensava fosse giusto aver rimorso più che rimpianto.
Sogno giovanile ed iniziale fissazione,
sei stata causa di dolce e riflessiva manomissione,
e tale è il desiderio e la voglia di bramare
che in attesa del gran volo,
taluni son disposti anche a pagare.
Descritta in vari modi in tutti i Continenti,
se non ci fossi tu stringeremmo i denti
ed il limone,
degno complemento per i frutti di mare,
sarebbe utilizzato non solo da chi la verga predilige bramare.
Nei proverbi del popolino,
sagra del vero e genuino, vuoi o non vuoi
hai smosso più tu che un branco di buoi
e se qualcuno ha qualche rotella che non va’,
vige sempre la regola che
“o non la prova o non c'è l'ha”.
Hai sempre o quasi sempre spalancato le tue porte,
ma la sincerità non è stata mai il tuo forte,
unica e dichiarata esclusiva o apertamente ritrovo per gli amici,
hai sempre dato più di quel che tu dici.
C'è chi di te ha fatto un mito,
altri ancora al tuo pensiero non alzano dito,
ma ancora oggi in questo tempo,
chi non ti trova non può dirsi contento.
Non sei eterna ma eterno è il tuo ricordo,
senza innalzare altari o monumenti,
sei tu la vera "Leggenda degli esseri viventi".
DOT.CaFé






CINQUE.(2003)

Cinque centimetri di raso nero,
certo il più comune, ma per questo fatale e sincero.
Cinque centimetri di raso rosso,
fu subito amore e non mollai l’'osso.
Cinque centimetri di raso dorato,
mi contagiò la ricerca ma con fatica fu trovato.
Cinque centimetri senza raso,
il mio fior ,a stupor sopito, subito piantai nel vaso
Cinque centimetri o forse più sembran poca cosa in misura,
ma in realtà sono tanto,
"la differenza tra l'oblio e l'incanto".
DOT.CaFé




Pom di pino (2004).

Il pom di pino è un volteggio nel vuoto,
È un tuffo nell’acqua ghiacciata,
È una bottiglia di champagne appena stappata.
Nella mente fantasiosa è l’ideale aspirazione,
perché di aspirazione si tratta,
similitudine all’idraulica tutt’altro che matta.
Il pom di pino spesso rimane un pensiero ideale
perché l’aspirazione di rado si fa reale.
Il perbenismo cancella gli istinti primordiali,
del resto in culla le poppate erano vitali
ed ora grandi e vaccinate,
rinnegano le pratiche passate.
Non solo quelle ataviche ed infantili,
ma anche le prime applicazioni giovanili,
nel tentativo ancora incerto e malcelato
di donare si amore, ma solo surrogato.
E dopo aver scoperto il piacere della volpe nella tana,
l’egoismo incalza e lo considera retaggio di puttana,
infatti spingendole al proselico ripasso,
le proprie donne fanno stizzosamente spesso passo,
anche se,
in vena di tradimenti,
spesso la becchi in flagrante con qualcosa di estraneo in mezzo ai denti.
Il pom di pino è rimedio naturale alla depressione,
è come un salasso per azione,
controindicazioni non vi sono,
a parte un po’ arrossamento e un reversibile e piacevole ipertono.
Il sovradosaggio non è controindicato
anzi se hai fortuna è raccomandato
e le socievoli donzelle che sono alla pratica avvezze,
rimangono nei personali ricordi come abili infermiere prodighe di sorrisi e tenerezze.
Il pom di pino è la sintesi del controsenso,
sei come un condannato a morte per impiccagione,
ma piu lo stringe in gola e più vivere e riprovare è per te una la ragione.
Il pom di pino è proclama paradosso per il futuro,
“meglio che moscio si spera sia duro” .
DOT.CaFè


Ognuno di noi, nel silenzio del suo cervello, ha delle "pulsioni imbavagliate", un piccolo neurone che ogni tanto si nasconde e vede giornali porno. Poi si accorge che il proibito non ha ragioni di esserlo ed i divieti morali sono prerogativa degli immortali. Chi muore deve vivere e chi vive deve peccare. Un noto adagio del posto dice: "Facit' ca s' muore", che tradotto in termini italici recita così "accoppiatevi carnalmente perche si può morire"











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