E' qui che è nata l'idea..........

E' qui che è nata l'idea..........
il mio amico dudduzz'

IL VIAGGIATORE

La mia foto
Locorotondo, BARI, Italy
Ho scritto parole che non ho mai avuto il coraggio di dire, ed i pensieri che le hanno generate si vergognano, ho scelto soluzioni che mi hanno violentato, i cui motivi ora mi deridono, ho preferito non dire, perché così facendo ho saturato il mio dolore. La nebbia di Hesse è lo scopo ultimo e la solitudine, la compagna ideale. In un monotono basso e costante rivivo i mie ricordi. Tutti mostrano il lato oscuro, ambivalenza insolita forse, ma criticamente vera. E allora perché……… Sono io a svelare l’anima nera dei santi, e la redenzione degli impuri? Perché trovare sempre l’inghippo, perché la giustificazione è permessa? Perché per voi, volgari ciarlatani, io lo ammetto. Perché per me invece, mi inchiodo in croce……………..

sabato 20 dicembre 2008

Altra poèsia (semiseria...).

Per amore (2008).

È bianca la notte, stanotte,
urla nel cervello e risonanza nel ventre,
agito le braccia come un uccello colpito all’ala,
un morso di tarantola in un ballo asincrono,
sudore e sangue,
dolore e disperazione,
perché a me.
Io tra tanti, solo perché sensibile nella presunzione del ruolo.
Cosa ne ho fatto dell’esperienza,
ancor più stupido nel ricaderci.
L’avevo giurato, mai più sarebbe accaduto eppure…
Ancora una volta i sensi hanno il sopravvento,
in un gusto sadico.
E la mente non dà tregua,
interroga ciclicamente il motivo.
È bianca la notte, stanotte,
corse smorzate come le tigri in gabbia,
poggiato alle sbarre delle pareti delle mie stanze.
Danza dolorosa su musica ferale,
vorrei liberarmi ed a tratti ce la faccio,
ma subito il dolore rimonta l’onda nera,
e subito il tormento del proibito tira pugni allo stomaco.
Cosa ne ho fatto dell’esperienza,
ancor più stupido nel ricaderci.
Perché giurare al mondo di non rivederti,
bruciato e marchiato a sangue da te,
tu che mi hai prosciugato l’anima ed il corpo,
tu che mi hai irretito con il tuo profumo,
ammaliato dai tuoi umori,
fatto godere delle tue rosee carni.
Conquista facile, nera come sei,
scontrosa nell’aprirti,
ma ad evento compiuto,
morbida e disponibile.
E adesso cosa rimane….
È stata bianca la notte e l’alba attenua le pene.
Grondante di sudore ed oramai svuotato,
provo ad immaginare il nuovo giorno.
Un colpo di carta e il rumore dell’ennesimo sciacquone ne segna il passo.
"Non era amore ma solo dissenteria…. maledetta cozza".
DOTCaFè

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